Isola di Sant’Erasmo: terra di vigneti a Venezia

A pochi minuti di vaporetto dal cuore di Venezia si apre un mondo sospeso nel tempo, fatto di silenzio, orti rigogliosi e vigneti: è Sant’Erasmo, l’isola-orto della Serenissima, da sempre culla della produzione agricola di qualità per la città lagunare. Ma accanto alle castraùre – i pregiati carciofi violetti raccolti in primavera – e alle verdure di stagione, oggi Sant’Erasmo è anche teatro di una rinascita vitivinicola, che intreccia storia, sperimentazione e un pizzico di poesia. Conosciuta come l’Orto di Venezia, Sant’Erasmo è la più estesa delle isole della laguna nord e l’unica completamente ciclabile. Una rete di sentieri ciclopedonali attraversa campi coltivati e vigneti che punteggiano la campagna con le loro geometrie.

La rinascita del vino nella laguna di Venezia

Pochi lo sanno, ma Venezia è sempre stata terra di vigne. Ai tempi della Serenissima, la viticoltura era presente non solo sulla terraferma, ma anche in molte isole della laguna. Tra queste certamente Sant’Erasmo. Negli ultimi anni, grazie all’impegno del Consorzio Vini Venezia, si è assistito ad un’affascinante riscoperta di antichi vitigni locali e a una nuova generazione di viticoltori appassionati. Su tutti, spicca il progetto legato al Dorona di Venezia, un raro vitigno autoctono sopravvissuto solo in pochissimi esemplari, oggi reimpiantato in luoghi simbolici come l’isola di Mazzorbo – dove è coltivato nella tenuta Venissa – e, appunto, l’isola di Sant’Erasmo.

Vigneti eroici e storie straordinarie

Sull’isola di Sant’Erasmo esistono oggi due realtà vinicole di particolare interesse. La prima è una cantina che ha ottenuto la rara autorizzazione a produrre Prosecco direttamente a Sant’Erasmo. Una scelta di certo insolita ma coraggiosa. La seconda storia ha per protagonista l’eccentrico miliardario francese Michel Toulouze che, innamoratosi di un rudere durante una vacanza a Venezia, ha deciso di acquistarlo e trasformarlo in una cantina facendosi aiutare da amici esperti in materia. Qui ha deciso di dare vita a un’etichetta di alta qualità, chiamata “Orto” (come il nome della cantina), prodotta in quantità limitatissime e con tecniche manuali. La sua particolarità? L’invecchiamento sott’acqua: con le bottiglie adagiate sul fondo della laguna, incrostate di sale e sabbia. Una pratica antica che ne aumenta fascino e unicità. E così il vino a Sant’Erasmo non è solo un prodotto, ma un gesto culturale, un segno di identità, un ritorno a una laguna viva e fertile.

Per chi è interessato ad approfondire la storia dei vigneti di Venezia, consigliamo la lettura dell’articolo dedicato al suggestivo vigneto dei Carmelitani Scalzi: leggi l’articolo
 cliccare qui

Ca’ Lucrezia ti aspetta a Venezia

L’isola di Sant’Erasmo è una bella fuga dalla caotica Venezia, da vivere lentamente magari con un calice in mano, tra storia e natura, sospesi sull’acqua. Offre non solo prodotti della terra, ma anche eventi, feste e visite a tema durante l’anno. Per questo la proponiamo con piacere come meta alternativa ai nostri ospiti!
La Locanda Ca’ Lucrezia, nel cuore del sestiere di Cannaregio e a pochi passi dalla Stazione di Santa Lucia, è pronta ad accoglierti con il calore della sua ospitalità. Per chi soggiorna, si accede alla città senza pagare il ticket giornaliero.  

Per maggiori informazioni: www.calucrezia.it