Venezia d’estate: le mostre da non perdere nel 2025

L’estate veneziana non è solo Biennale. In parallelo all’Esposizione Internazionale di Architettura curata da Carlo Ratti, la città lagunare offre un fitto calendario di mostre che spaziano dall’arte antica al contemporaneo, dalla fotografia al design. Tra musei, fondazioni e spazi meno noti, ecco qualche consiglio alle esposizioni più interessanti da visitare durante i mesi estivi, per soddisfare tutti i gusti. Non resta che preparare la valigia e lasciarsi ispirare da una città dove ogni mostra è un’esperienza.  

I classici riletti con nuovi occhi


Alle Gallerie dell’Accademia la mostra “Corpi moderni propone un’affascinante indagine sulla rappresentazione del corpo umano tra fine Quattrocento e primo Cinquecento, con capolavori di Leonardo, Dürer, Michelangelo, Tiziano e Giorgione. Un viaggio attraverso l’evoluzione artistica e filosofica del corpo nell’epoca del Rinascimento. Al Palazzo Ducale, “L’oro dipinto” racconta il legame tra Venezia e Creta attraverso le icone bizantine e l’opera di El Greco, che nella città lagunare mosse i primi passi prima di approdare in Spagna.

Prospettive moderne e contemporanee

Alla Collezione Peggy Guggenheim la mostra “Anatomia di uno spazio” esplora l’universo pittorico di Maria Helena Vieira da Silva, artista portoghese che ha saputo fondere astrazione e figurazione in opere che dialogano con la storia del Novecento. Ca’ Pesaro, invece, ospita tre progetti distinti ma complementari: “Órama” di Eleonora Rinaldi, che gioca con ambiguità percettive tra sogno e realtà; “L’oro della laguna” di Antonello Viola, dove vetro e pittura si fondono in una riflessione sulla luce veneziana; e “Il poema della vita umana” di Giulio Aristide Sartorio, imponente ciclo simbolista che torna visibile dopo oltre un secolo.

Sculture e narrazioni visive

Le sedi veneziane della Collezione Pinault mettono al centro la scultura con “Genealogies” di Thomas Schütte a Punta della Dogana e “La strana vita delle cose” di Tatiana Trouvé a Palazzo Grassi. Entrambi gli artisti usano il bronzo per esplorare temi complessi come il potere, la memoria e l'identità, tra installazioni monumentali e disegni intimi.

La potenza del segno e del diagramma

Alla Fondazione Prada, la mostra “Diagrams”, curata dallo studio AMO/OMA, propone un percorso sui linguaggi visuali e la loro capacità di rappresentare le urgenze contemporanee. Tra dati, mappe e schemi, l’esposizione mostra come la comunicazione visiva possa diventare strumento di analisi critica e progettazione del futuro.

Fotografia tra ritratti e polaroid

Le Stanze della Fotografia sull’Isola di San Giorgio celebrano due maestri dell’obiettivo. Robert Mapplethorpe, con “Le forme del classico”, offre una selezione di oltre 200 opere tra nudi, ritratti e nature morte, in una ricerca estetica che unisce eros e perfezione formale. Maurizio Galimberti, invece, destruttura l’immagine attraverso mosaici di polaroid, restituendo visioni frantumate e poetiche di volti celebri e paesaggi iconici.

Vetro e storia alle Stanze del Vetro

Un altro appuntamento da non perdere è “1932-1942. Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia”, alle Stanze del Vetro, Isola di San Giorgio Maggiore, che racconta il rapporto tra la storica arte vetraria e l’Esposizione veneziana. Curata da Marino Barovier, la mostra testimonia un decennio di grande fermento creativo, durante il quale Murano trovò spazio stabile nella Biennale come espressione d’eccellenza dell’arte decorativa.

Ca’ Lucrezia ti aspetta a Venezia

Visitare queste mostre è anche un modo per vivere la Venezia più autentica, lontano dai flussi turistici più scontati. La Locanda Ca’ Lucrezia, nel cuore del sestiere di Cannaregio e a pochi passi dalla Stazione di Santa Lucia, rappresenta un punto di partenza ideale per un’estate d’arte. Per chi soggiorna, si accede alla città senza pagare il ticket giornaliero.  

Per maggiori informazioni: www.calucrezia.it